

Sarde in saor.
Pulire le sardine e una volta asciugate ed infarinate, friggerle, ma non troppo. Disporle su di una pirofila alternandole al “saor” che è stato preparato a parte. Il “saor” si prepara tagliando una cipolla a persona e facendola “imbiondire” lentamente (non rosolata) in un po’ di olio e tre cucchiai di aceto. Si aggiungono uva passa e pinoli. Gli strati: sardine e cipolle, vanno alternati e leggermente pressati. Il tutto va lasciato riposare un paio di giorni prima di essere consumato.
Figà àea venessiana.
Tagliare il fegato a fette sottili. Tagliare la cipolla ad anelli sottili. In una padella scaldare l’olio e il burro, aggiungere la cipolla, cuocere per quindici minuti, senza farla friggere, a pentola coperta e a fuoco basso mescolando di tanto in tanto.
Dopo aver fatto riposare un po’ la cipolla, aggiungere il fegato e riaccendere il fuoco questa volta alzando la fiamma e cuocere per 4, 5 minuti. Spegnete e salate. Volendo a fine cottura si può aggiungere del vino bianco secco o brodo. Con un po’ di polenta, …è la morte sua.


Bussolà forte.
Per secoli, la ricetta è stata un segreto tramandato in famiglia. Naturalmente, ogni famiglia aveva la sua ricetta ed il suo segreto e solo negli ultimi anni è stato possibile trovare il bussolà forte in qualche panificio o pasticceria. Quindi, andate a comprarlo in pasticceria perché la nostra ricetta non ve la sveliamo.
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